La Tisana del Cuore

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Lisa Genova

Qualche minuto con...



"Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri. "

Arthur Schopenhauer




° ° °





Tutte le citazioni sono tratte da "Ancora io" edito da Piemme (titolo originale "Left Neglected")



"Linus non fa mai una nottata intera di sonno. L'altra notte l'ho cullato per farlo riaddormentare dopo che si era svegliato strillando all'una, e poi è stato il turno di Bob poco dopo le tre. A nove mesi Linus ancora non parla, solo baba-mama-dada e cose del genere. Quindi non è che possiamo interrogarlo per scoprire qual è il problema, nè ragionare con lui o cercare di blandirlo. Ogni notte è un gioco di indovinelli che io e Bob faremo volentieri a meno di giocare, e non vinciamo mai."




"La maggior parte delle donne del Welmont con figli dell'età di Charlie non si perde mai una partita di calcio e non per questo guadagna lo status speciale di mamma perfetta. E' semplicemente quello che fa una buona madre. Quelle stesse mamme considerano un evento eccezionale le rare occasioni in cui il padre riesce a tornare prima del lavoro per assistere a una partita. Quelli che fanno il tifo dai bordi del campo sono considerati padri eccezionali. I padri che si perdono la partita sono padri che lavorano. Le madri che si perdono la partita, come me, sono pessime madri."




"Quando Charlie ha cominciato la primina, mi ero stupita vedendo pochi bambini della sua età a "Prima della campana". Ero convinta che se ne servissero praticamente tutti i genitori del posto. Poi ho immaginato che la maggior parte dei bambini avesse tate a domicilio. Alcuni in effetti ce l'hanno, ma avevo poi scoperto che la maggior parte delle madri dei bambini di Welmont ha deciso di lasciare il lavoro e restare a casa a tempo pieno, tutte donne con diplomi universitari e persino dottorati. Non l'avrei mai indovinato. Non riesco neppure a concepire di lasciare il lavoro, di sprecare tutti quegli studi e l'esperienza acquisita. Adoro i miei figli e so che sono importanti, ma lo sono anche la mia carriera e il livello di vita che le nostre due carriere ci permettono."




"Non ricordo quand'è che ho imparato a condurre due conversazioni professionali diverse contemporaneamente. So solo che lo faccio da molto tempo, e so che non è un'abilità così diffusa, persino per una donna. Ho anche acquisito la capacità di digitare sulla tastiera e cliccare senza rumore, così la persona all'altro capo della linea telefonica non ne è distratta o, peggio, offesa. A essere sincera, mentre sono al telefono cerco di rispondere solo a e-mail non troppo impegnative, quelle che necessitano solo di un sì o un no da parte mia. Fa un po' l'effetto di uno sdoppiamento di personalità. Sarah parla al telefono mentre il suo folle alter-ego digita sulla tastiera. Se non altro le due me stessa lavorano bene in squadra."




"Per la prima volta mi viene in mente che forse ho sfasciato qualcosa di più dell'auto.
Scusa Bob.
La mattina buia diventa ancora più buia e poi diventa tutto nero. Non sento più il dolore alla testa. Non vedo e non sento. Mi chiedo se sono morta.
Non voglio morire.
Decido che non sono morta perchè riesco a sentire il rumore della pioggia sul tettuccio. Sono viva perchè sto ascoltando la pioggia, e la pioggia diventa la mano di Dio che tamburella su tetto, mentre decide cosa fare.
Cerco di ascoltare. Continuo ad ascoltare. Ascolto.
Ma il rumore svanisce, e la pioggia smette."




" "Allora, quando crede che sarò in grado di tornare al lavoro?" chiedo mentre legge la mia cartella. (...)
"Intanto concentriamoci sul farla camminare e usare il bagno da sola."
"Che ne dice di due settimane?" insisto.
Lei ride e scuote di nuovo il capo. Fissa intensamente e a lungo la mia testa calva.
"Non credo che lei abbia compreso del tutto cosa le è successo" mi dice.
Fisso intensamente e a lungo il suo orecchio. "In realtà sì. Capisco perfettamente ciò che mi è già successo. Non capisco invece cosa sta per succedermi."
"Oggi proveremo a stare a sedere e a camminare."
Per amor di Dio, possiamo allargare la prospettiva? (...)
"D'accordo, ma quando crede che tornerò alla normalità?"
Afferra il telecomando, spegne il televisore e mi fissa severa prima di rispondere, con una di quelle occhiate che do a Charlie quando voglio essere sicura che mi ascolti bene.
"Forse mai."
Questa donna non mi piace."




"Mi mancano il mio vecchio stipendio e la senzazione di orgoglio, potere e valore che mi dava. Adesso guadagno molto meno. Molto, molto meno. Ma quello che ho perso in dollari l'ho guadagnato in tempo. Adesso il pomeriggio ho tempo per aiutare Charlie e Lucy a fare i compiti, per giocare con loro con la Wii, per andare a vedere le partite di calcio di Charlie, per fare un sonnellino con Linus. Non vedo l'ora di passare i miei pomeriggi sullo snowboard. Ho tempo di dipingere un ritratto di Lucy (l'unica tra i miei figli che rimanga seduta e ferma abbastanza a lungo) o le mele che abbiamo raccolto nel frutteto qui. Ho tempo per leggere romanzi, meditare, guardare i cervi che attraversano il giardino dietro casa, cenare tutte le sere con la mia famiglia.
Meno soldi, più tempo. Fin qui lo scambio vale fino all'ultimo centesimo."




"Sorrido, amando mio marito per essere cambiato insieme a me, per avermi raggiunta nel luogo in cui mi ha portato la malattia. Perchè ama anche la mia nuova me."





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