La Tisana del Cuore

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Arthur Schopenhauer

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"Nelle persone di capacità limitate la modestia è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia."


"Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri. "



"Che cosa rende filosofi? Il coraggio di non serbare alcuna domanda nel cuore."



"Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza, l'avvocato in tutta la sua cattiveria, il parroco in tutta la sua stupidità."



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Le seguenti citazioni sono tratte da "L'arte di invecchiare" edito da Adelphi


"Tutto ciò che vive deve espiare la propria esistenza, prima vivendo - poi morendo."


"In verita si potrebbe dire che, sulla terra, gli uomini sono i diavoli e gli animali le anime dannate."


"La nostra vita è di genere microscopico: è un punto indivisibile che vediamo esteso grazie a due forti lenti, lo spazio e il tempo, e perciò in una grandezza assai considerevole."


"Chi vive tanto da veder passare due o addirittura tre generazioni di uomini si sente come uno spettatore che, durante la fiera, assiste alle esibizioni di saltimbanchi di ogni specie nei loro baracconi, standosene seduto a guardare lo stesso spettacolo per due o tre volte di seguito: i numeri erano studiati per una sola rappresentazione e, una volta scomparse l'illusione e la novità, non fanno più alcun effetto."


"A causa della propria individualità e condizione ciascuno, senza eccezione, vive entro certi limiti concettuali e mentali. Un altro è affetto da limiti diversi, ma non proprio dagli stessi: se li è trovati così. In tal modo, mettendoli in campo, egli può confondere il primo, sconcertarlo e quasi umiliarlo anche se quello gli è incomparabilmente superiore. I furbi sfruttano spesso questa circostanza per ottenerne una superiorità falsa ed effimera."


"Tutti vogliono vivere, ma nessuno sa perchè."


"Dietro il mondo si nasconde qualcos'altro: se lo meritiamo, possiamo raggiungerlo sbarazzandoci del mondo stesso."


"Né il nostro agire né il corso dell nostra vita sono opera nostra, lo è invece ciò che nessuno ritiene tale: la nostra essenza e la nostra esistenza. E' infatti in base ad esse, nonchè alle circostanze e agli accadimenti esterni che si verificano secondo un rigoroso nesso causale, che il nostro agire e il corso della nostra vita si sviluppano con assoluta necessità. Già al momento della nascita, quindi, l'intero corso della vita di un uomo è irrevocabilmente determinato fin nei minimi particolari, tanto che una sonnambula dotata di straordinari poteri sarebbe in grado di predirlo con esatezza.
Dovremmo tener presente questa grande e certa verità quando esaminiamo e giudichiamo il corso della nostra vita, le nostre azioni e le nostre sofferenze."


"In due passi dell'antico testamento (Septuaginta) la durata della vita umana viene fissata a settanta, o al massimo a ottant'anni, e, ancora più importante, anche Erodoto (I,32 e III,22) dice la stessa cosa. Ma non è vero, questa convinzione non è che il risultato di una concezione rozza e superficiale dell'esperienza quotidiana. Se infatti la durata naturale della vita fosse di settanta-ottant'anni, gli individui fra i settanta e gli ottanta dovrebbero morire di vecchiaia, mentre così non accade, giacchè essi, come i più giovani, muoiono di malattia.
La malattia, però, è essenzialmente una anomalia, e dunque non può essere la fine naturale.
Solo tra i novanta e i cento anni gli individui muoiono, generalmente di vecchiaia, senza malattia, agonia, rantoli, convulsioni, talora senza sbiancare: è ciò che si chiama eutanasia. Anche qui perciò hanno ragione le Upanisad, che fissano la durata naturale della vita a cento anni."


"Devo essere sincero: la vista di ogni animale mi rallegra immediatamente e mi apre il cuore; soprattutto la vista dei cani, e poi di tutti gli animali liberi, gli uccelli, gli insetti, e così via.
La vista degli uomini, invece, mi suscita quasi sempre una decisa ripugnanza, perchè in genere, a parte rare eccezioni, mi mostra le deformazioni più disgustose, di ogni tipo e da ogni punto di vista: la bruttezza fisica, l'espressione morale delle passioni più basse e delle brame più spregevoli, i segni della follia, delle perversioni intellettuali e della stupidità di ogni tipo e grandezza, e per finire anche la sozzura, prodotta da abitudini rivoltanti.
Perciò volto le spalle a tutto questo e mi rifugio nella natura vegetale, e sono felice se incontro anche animali. Dite pure quello che volete! La vista che la volontà ci presenta al grado più alto della sua oggettivazione non è bella, ma disgustosa. Non è forse vero che l'incarnato bianco è innaturale e che dover coprire il corpo con i vestiti è una triste necessità, anzi una deformazione del Nord?"


"Non ci è facile riconoscere, nel presente, ciò che vi è di significativo negli avvenimenti e nelle persone; essi acquistano tutta la loro pregnanza solo quando, depositati nel passato, sono illuminati dal ricordo, dal racconto o dalla descrizione."


"Misantropia e amore della solitudine sono concetti interscambiabili."


"Quanto meno uno pensa, tanto più ha gli occhi ovunque: in lui il vedere deve prendere il posto del pensare."


"Alla natura sta a cuore solo il nostro essere, non il nostro benessere."



Le seguenti citazioni sono tratte da "L'arte di trattare le donne" edito da Adelphi


"Il sesso femminile, di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere chiamato il bel sesso soltanto dall'intelletto maschile obnubilato dall'istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell'istinto."


"Le donne sono sexus sequior, il secondo sesso, che da ogni punto di vista è inferiore al sesso maschile; perciò bisogna aver riguardi per la debolezza della donna, ma è oltremodo ridicolo attestare venerazione alle donne: essa ci abbassa ai loro stessi occhi."


"La natura ha destinato le giovinette a quello che, in termini teatrali, si chiama "colpo di scena": infatti, per pochi anni la natura ha donato loro rigogliosa bellezza, fascino e pienezza di forme, a spese di tutto il resto della loro vita, affinchè, cioè, siano capaci di impadronirsi durante quegli anni della fantasia di un uomo in misura tale, che egli si lasci indurre a prendersi onestamente una di loro per tutta la vita, in una forma qualsiasi, passo al quale la mera riflessione razionale non sembrerebbe aver dato nessuna sicura garanzia di invogliare l'uomo. Perciò la natura ha provvisto la femmina, appunto come ogni altra delle sue creature, delle armi e degli utensili di cui ha bisogno per la sicurezza della sua esistenza e per tutto il periodo in cui ne ha bisogno;(...)"


"Con le donne la natura fa un colpo maestro: riunisce in esse, a una certa ora della giovinezza, tutte le bellezze e tutti gli incanti per attirare con forza gli sguardi distratti degli uomini, per indurli in tentazione mette a tacere ogni riflessione e li manda in rovina.
E' la natura che produce la giovane... per la quale gli individui si dannano e i popoli si sterminano. Essa le dà per giunta la civetteria, la quale mette in rilievo la bellezza e, se necessario, vi supplisce."


"Quando la natura spaccò il genere umano in due metà, il taglio da essa non fu fatto proprio nel mezzo. Nonostante la polarità, la differenza tra polo positivo e nagativo non è soltanto qualitativa, ma anche quantitativa. Gli antichi e i popoli orientali hanno considerato anch'essi le donne in questo modo, e perciò hanno riconosciuto la posizione loro adeguata molto meglio di noi con la nostra galanteria francese all'antica, con la sciocca venerazione per il sesso femminile, fiore supremo della stupidità cristiano-germanica, che è servito soltanto a rendere le donne arroganti e sfacciate."


"Quanto più una cosa e' nobile e perfetta, tanto più tardi e più lentamente giunge alla maturità. Difficilmente il maschio raggiunge la maturità della ragione e delle forze intellettuali prima dei ventotto anni: la donna invece già a diciotto anni; ma la sua ragione è, appunto per questo, assai limitata. Perciò le donne restano bambini per tutta la vita, vedono sempre e soltanto ciò che è più vicino, rimangono attaccate al presente, scambiano l'apparenza delle cose con la loro sostanza, e preferiscono inezie alle questioni più importanti."


"La brama di conoscere, se diretta all'universale, si chiama brama di sapere, se alla cosa singola, brama di novità, curiosità. I ragazzi per lo più dimostrano desiderio di sapere, le bambine una mera curiosità, ma questa in grado stupefacente e spesso con un'ingenuità urtante. Qui si annunciano già la tendenza specifica del sesso femminile alla cosa singola e la sua insensibilità per l'universale."


"L'essere umano non vive, come l'animale, soltanto nell'attimo presente, ma prende in considerazione, riflettendoci,
il passato e il futuro; di qui deriva la sua preveggenza, la sua preoccupazione e un senso frequente di angoscia. La donna, in conseguenza della sua più debole ragione, partecipa meno dei vantaggi e degli svantaggi di ciò; essa rivela, piuttosto, una certa miopia intellettuale, perchè il suo intelletto intuitivo vede distintamente le cose vicine, ma ha per contro un orizzonte ristretto, nel quale non cadono le cose lontane; appunto perciò tutto quello che è assente, passato, futuro agisce assai meno sulle donne che sugli uomini. Da qui deriva anche la tendenza, molto più frequente nelle donne, allo spreco, che in esse raggiunge a volte la dissennatezza … Per quanto gli svantaggi di questa situazione siano numerosi, essa ha, tuttavia, un lato buono: la donna si immedesima più di noi nel presente, e quindi sa goderlo meglio, purchè sia tollerabile; da ciò dipende quella particolare serenità della donna che la rende adatta a dispensare piacevoli ore di riposo all'uomo oberato da preoccupazioni."


"La donna deve o sacrificare il fiore della giovinezza a un uomo già sfiorito, oppure avere poi la senzazione di non essere più un oggetto adatto per un uomo ancora nel vigore degli anni."


"Non è affatto sbagliato in circostanze difficili chiedere consiglio alle donne. Il loro modo di concepire le cose, infatti, è del tutto diverso da quello degli uomini, in particolare per la tendenza femminile a prendere in considerazione la via più breve per raggiungere la meta, quella via che noi non vediamo o trascuriamo."


"Ciò che alla fin fine attira con tanta violenza due individui di sesso diverso esclusivamente l'uno all'altro è la volontà di vivere che si manifesta nell'intera specie."


"Uomini e donne, finché la vecchiaia non li abbia ridotti a un’esistenza quasi vegetale, si abbandonano incessantemente all’infaticabile ricerca del compagno loro conveniente. Il passante e la sconosciuta che sfiorandosi per strada si scambiano un’occhiata, o coloro che si sbirciano da lontano a teatro, il popolano che alza gli occhi verso le imperatrici, la gran dama che getta lo sguardo su qualche povero diavolo e lo trova ben fatto ... tutti sono guidati dal medesimo istinto, tutti obbediscono alla stessa misteriosa prescrizione... Una bocca sorridente, che mette in mostra bei denti, vi fa sognare un giorno intero: è perché la bellezza dei denti, che svolge un ruolo tanto importante come condizione per il compiersi delle funzioni digestive, è eminentemente ereditaria. Una gamba elegante e un piede grazioso vi precipitano in pericolose emozioni; non crediate che ciò accada perché gambe degne di Diana su piedi ben fatti siano, secondo il detto di Gesù Siracide, come colonne auree su basi d’argento: è perché le dimensioni minori del tarso e del metatarso distinguono l’uomo e la donna da tutti i loro fratelli del regno animale. Una bocca fine e l’ovale sottile del viso vi estasiano: è che la strettezza delle mascelle è caratteristica del volto umano. Un mento sfuggente non vi piace: è perché la sporgenza del mento, mentum prominulum, è un tratto esclusivo della razza umana. "


"La volontà della specie è talmente più potente di quella dell'individuo da far chiudere gli occhi all'innamorato su tutte le caratteristiche per lui ripugnanti, da farlo passare sopra tutto, da fargli disconoscere tutto e da indurlo a legarsi per sempre con l'oggetto della sua passione.
Solo così si spiega perchè vediamo spesso uomini molto ragionevoli, anzi eccellenti, uniti a vipere e diavoli di mogli, e non comprendiamo come esse abbiamo potuto fare una scelta del genere."


"L'amore è per voi una religione; amando, voi credete di praticare il culto della bellezza e di entrare nei concerti celesti. Non inebriatevi di parole: no, voi risolvete, a vostra insaputa, un problema di armonie fisiologiche."


"E' una illusione della voluttà a ingannare l'uomo, facendogli credere che troverà fra le braccia di una donna, dalla bellezza conforme ai suoi ideali, un piacere più grande che in quelle di una qualsiasi altra; o addirittura a convincerlo fermamente, se indirizzata esclusivamente su un'unica donna, che il possederla gli procurerebbe un'immensa felicità."


"Poichè non esistono due individui perfettamente uguali, ci sarà solo una determinata donna che corrisponderà nel modo più perfetto a un determinato uomo. La vera passione d'amore è tanto rara quanto il caso che quei due si incontrino."





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